giovedì 11 dicembre 2008

Trasformiamo l'Università!

cari amici, molti vorrebbero stringere. Vogliamo provare ad anticipare parte di quello che discuteremo, utilizzando la discussione avvenuta?
Vi propongo un Primo documento con un sondaggio:


TRASFORMIAMO L'UNIVERSITÀ!

Le nostra idea di Università è incardinata su tre principii:
valutazione, competizione, cooptazione.

In dettaglio:

Abolire i concorsi, introducendo invece una previa idoneità nazionale
Abolire il lavoro precario sottopagato
Abolire le facoltà
Abolire il valore legale dei titoli di studio
Trasformare i ricercatori in docenti
La valutazione deve influire sui fondi per almeno il 30%
La valutazione deve influire sullo stipendio per almeno il 30%


Valutazione: vuol dire valutare preventivamente progetti, laboratori, dottorati in fase di finanziamento e poi successivamente in fase di rendiconto.
Insomma controllo dei risultati invece di una ragnatela di regole burocratiche inefficaci e dannose.

Competizione: vuol dire finanziare solo quei laboratori, dottorati che hanno un profilo di eccellenza senza disperdere in mille rivoli le limitate risorse.
Vuol dire anche premiare i migliori con incentivi economici e permettere alle varie sedi di fare offerte competitive per attrarre i migliori ricercatori e docenti.

Cooptazione: vuol dire togliere tutte le pastoie burocratiche dai meccanismi di reclutamento e progressione di carriera lasciando la piena responsabilità ai dipartimenti o ai laboratori. Disgiungere le funzioni scientifiche da quelle amministrative.

Vi è però una parte che SPETTA ALLA POLITICA.

Dobbiamo assolutamente sapere se la ricerca scientifica è un obiettivo prioritario dei governi e del parlamento. Vi è una sola risposta seria a questa domanda, allineare la percentuale del PIL dedicato alla ricerca a quella dei paesi virtuosi.

In assenza di questa risposta abbiamo il dovere morale di informare i nostri giovani che la ricerca in Italia non è una priorità e che quindi si regolino di conseguenza nelle loro scelte.

post scriptum: chiaramente se si toglie uno dei tre pilastri l'edificio crolla.

Nessun commento: