martedì 9 dicembre 2008

obbiettivi a breve termine

A parte i desideri di fuga, dobbiamo ricordare che il compito che ci siamo posti davanti non é descrivere la futura università in tutti i dettagli né stendere una riforma universitaria chiavi in mano. Credo che dobbiamo concentrarci su dei principi ben individuati e circoscritti, e lasciare al legislatore il compito di tradurre in pratica le cose (sempre ammesso che ...). Se siamo contrari ai concorsi e puntiamo nel rovesciare il meccanismo, puntando alla cooptazione, é importante dire che la cosa deve essere intimamente legata alla valutazione (sia nei riguardi del reclutato che dell'ente reclutante). Come realizzarlo, quando, come passare da un sistena all'altro, la definizione dell'esatto quadro normativo necessario, la possibilità che i singoli atenei si organizzino o no come piace a loro, tutto questo dovrebbe essere compito di chi dovrà poi stendere la legge punto per punto. Vogliamo davvero, da qui a 1-2, mesi arrivare a tanto ?

1 commento:

seldon ha detto...

Con i sondaggi ho cercato di fare proprio questo, mettere dei punti fermi. A parte gli ultimi che ancora non hanno avuto molti voti (VOTATE) si delinea già un programma molto impegnativo.

Incardinato su:
valutazione, competizione, cooptazione.

In dettaglio:

Abolire i concorsi, con previa idoneità nazionale (sistema usato credo in Francia e Spagna, verificare).
Abolire il lavoro precario sottopagato
Abolire le facoltà
Abolire il valore legale dei titoli di studio
Trasformare i ricercatori in docenti

E per ora una piccola unanimità su

la valutazione deve influire sui fondi per almeno il 30%
la valutazione deve influire sullo stipendio per almeno il 30%

NON MI PARE POCO!!!

quello che veramente manca sono I SOLDI!! A molti sembra che la politica italiana abbia già fatto la scelta di NON considerare la ricerca un obiettivo strategico del paese.